Il camposanto di Tesero dove sono sepolte le salme delle 71 Vittime non riconosciute

I giorni e gli anni successivi

Domenica 21 luglio 1985 fu celebrata a Tesero dall’Arcivescovo di Trento Alessandro Maria Gottardi e dal Cardinale di Milano Carlo Maria Martini la Messa esequiale in suffragio delle Vittime. Al rito presenziò anche l’allora Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga. Il Comune di Tesero proclamò il lutto cittadino.

Il 5 agosto 1985 la Provincia Autonoma di Trento stanziò con legge provinciale un sussidio di 3 miliardi di Lire a favore delle famiglie colpite.

Il 24 settembre 1985 il Governo stanziò 30 miliardi di Lire per la ricostruzione in val di Stava. Nel 1987 lo Stato stanziò altri 5 miliardi di Lire per l’assistenza ai familiari. I contributi furono erogati a titolo di anticipazione sul risarcimento del danno patrimoniale e l’Ente pubblico subentrò nel diritto al risarcimento del danno da far valere nei confronti dei responsabili civili.

La stele al cimitero di Fortogna
La stele al cimitero di Fortogna

Il 9 ottobre 1985, nell’anniversario della catastrofe del Vajont, fu scoperta una stele a ricordo delle Vittime di Stava nel cimitero di Fortogna di Longarone dove riposano le 1910 Vittime del disastro del Vajont.

Nel 1986, nel primo anniversario della catastrofe, la Parrocchia di Tesero decise di dedicare al suffragio delle Vittime anche una via Crucis lungo la val di Stava. Da allora, ogni anno, nella serata della vigilia dell’anniversario si tiene la Via Crucis e nella giornata dell’anniversario si svolge la Santa Messa e preghiera sul cimitero delle Vittime. In più occasioni la Santa Messa è stata celebrata dall’Arcivescovo di Trento.

Nella primavera e nell’estate del 1986 fu allestita a Tesero l’esposizione storico fotografica “La Valle di Stava nelle attività passate” a cura degli insegnanti e degli allievi delle Scuole Medie di Tesero. L’esposizione fu allestita poi a Pavia e a Longarone e venne riproposta nuovamente a Tesero, rivisitata, corretta e sviluppata, nel decimo anniversario della catastrofe. L’esposizione è allestita a Stava nella sala esposizioni del Comune di Tesero adiacente al Centro Stava 1985.

Le fosse comuni nel cimitero di San Leonardo a Tesero.Il 10 luglio 1988 vennero scoperti due monumenti dedicati alle Vittime della val di Stava. Il primo, opera di Felix Deflorian, dono dei “vicini” della Magnifica Comunità di Fiemme, nel cimitero delle Vittime vicino alla chiesa di San Leonardo a Tesero; il secondo, opera di Toni Gros, dono delle popolazioni del Vajont “ai superstiti della val di Stava affratellati nell’identica sciagura”, nel piazzale antistante la chiesetta della “Palanca” a Stava.

Il 17 luglio 1988 Papa Giovanni Paolo II ha visitato i luoghi della catastrofe.

Nel 1991, in occasione dell’anniversario della catastrofe, fu organizzata per la prima volta la serata in memoria delle Vittime della val di Stava che da allora si tiene ogni anno.

Il 22 giugno 1992 fu emessa la seconda sentenza della Corte di Cassazione, ultimo atto del procedimento penale.

Il 19 luglio 1994 è stata scoperta nel cimitero delle Vittime della val di Stava una lapide dedicata alle Vittime del disastro, del tutto analogo a quello di Stava, avvenuto il 22 febbraio 1994 nella città mineraria di Virginia in Sud Africa.

Uno dei pannelli descrittivi delle cause e delle responsablità della catastrofe, posti in diversi punti della valle.
Uno dei pannelli descrittivi delle cause e delle responsablità della catastrofe, posti in diversi punti della valle.

Nel 1995, nel decimo anniversario della catastrofe, l’Associazione Sinistrati val di Stava ha organizzato un convegno su genesi, cause e responsabilità della catastrofe della val di Stava al quale intervennero fra gli altri come relatori il prof. Maurizio Pellegrini, professore ordinario di geologia applicata presso il Dipartimento di Scienza della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e il dott. Carlo Ancona, Giudice Istruttore nel procedimento penale per il disastro della val di Stava.

La stessa Associazione Sinistrati ha posto in val di Stava tre pannelli informatori che spiegano cause e responsabilità della catastrofe e ha promosso la pubblicazione del libro “Stava perché”. In quell’occasione TVA, Televisione delle Alpi, realizzò in collaborazione con l’Associazione Sinistrati val di Stava il film documentario “ Tesero, luglio 1985“.

Il 1° aprile 1997 Format, il rotocalco televisivo di RAI Tre a cura di Giovanni Minoli, mandò in onda lo speciale “Stava tragedia dimenticata” ideato e diretto da Carmine Fornari, Michele Buono e Piero Riccardi. Lo speciale è stato successivamente più volte riproposto dalla RAI nell’ambito delle trasmissioni “Rai Educational” e “La Storia siamo noi”. Il film viene proiettato su richiesta presso il Centro Stava 1985.

Il 3 giugno 1999 il Giro d’Italia percorse per la prima volta la val di Stava per raggiungere il traguardo di Pampeago. La RAI dedicò alla tragedia uno speciale realizzato da Alessandra De Stefano che venne mandato in onda durante la telecronaca.

Presentazione del libro "Stava Perché" al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Presentazione del libro “Stava Perché” al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Il 22 settembre 1999 l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha ricevuto in udienza a Roma i promotori della Fondazione Stava 1985. Il Presidente Ciampi ha dichiarato in quell’occasione di condividere e appoggiare gli scopi e gli obiettivi della Fondazione e ha accordato alla Fondazione Stava 1985 l’Alto Patronato del Capo dello Stato per la durata del suo mandato.

Il 7 febbraio 2002 è stata costituita con atto notarile la Fondazione Stava 1985 Onlus.

Il 24 maggio 2003 il Giro d’Italia percorse per la seconda volta la val di Stava per raggiungere il traguardo di Pampeago provenendo da Marostica. Per l’occasione la Fondazione Stava 1985 organizzò la “Staffetta della fratellanza Vajont-Stava” che prese il via dal cimitero di Fortogna di Longarone e fece sosta nel cimitero di San Leonardo a Tesero. Alla staffetta presero parte una quarantina di cicloamatori, fra loro i campioni del ciclismo Maurizio Fondriest e Francesco Moser.

Nel 2003 è stato pubblicato il libro “Rassegna dei contributi scientifici sul disastro della val di Stava” che riporta gli studi sul disastro della val di Stava e le considerazioni di molti scienziati di varie nazionalità pubblicati nel periodo dal 1985 al 2003.

Nel 2003 è stato realizzato il film docu-fiction “Stava 19 luglio” per la regia di Gabriele Cipollitti, regista RAI e collaboratore di Piero Angela per Superquark e gli Speciali di Superquark, con Andrea Castelli e i ragazzi di Tesero. Il film viene proiettato presso il Centro Stava 1985.

Il 22 novembre 2003 è stato inaugurato a Stava il Centro Stava 1985.

Nel maggio del 2004 National Geographic ha realizzato in collaborazione con la Fondazione Stava 1985 un film documentario sulla catastrofe della val di Stava. Il documentario è stato diffuso in tutto il mondo tramite le più importanti reti televisive e i canali televisivi tematici di National Geographic. Il film viene proiettato su richiesta presso il Centro Stava 1985.

Il 17 marzo 2004 è stato firmato a Roma l’atto di transazione tra la Presidenza del Consiglio, il Ministero dell’economia e delle finanze e la Provincia Autonoma di Trento che ha sancito l’accordo grazie al quale è potuto essere liquidato in via transattiva il risarcimento del danno di 739 danneggiati per complessivi oltre 132 milioni di Euro.

Nel settembre 2004 History Channel, la catena televisiva americana specializzata nel campo della divulgazione storico-scientifica, ha realizzato, in collaborazione con la Fondazione Stava 1985, un documentario sulla catastrofe del 19 luglio 1985 in val di Stava. Il film in lingua inglese viene proiettato a richiesta presso il Centro Stava 1985.

Nel 2005 il ventennale della catastrofe fu dedicato ai soccorritori che furono impegnati nelle operazioni di soccorso e di recupero delle salme e che furono vicini ai familiari con convinta e umana solidarietà. In quell’occasione il sindaco di Tesero ha passato ufficialmente alla Fondazione Stava 1985 Onlus il testimone per le iniziative della memoria di Stava, consegnando solennemente nelle mani del presidente della Fondazione il bassorilievo in legno opera di Felix Deflorian che simboleggia il dolore della Comunità di Tesero. La scultura è conservata oggi al Centro Stava 1985.

Il 10 novembre 2005 si tenne a Trento il convegno interdisciplinare “Stava e dopo?” organizzato dall’Ordine degli Avvocati e dall’Associazione Nazionale Magistrati di Trento assieme all’Università degli Studi di Trento e alla Fondazione Stava 1985.

L’11 aprile 2006 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2006/21/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive.

Con deliberazione n. 8 del 29 giugno 2006 il Consiglio Comunale di Tesero ha approvato il nuovo Statuto Comunale che fra i principi ispiratori così recita: “il Comune promuove il ricordo della tragedia di Stava quale occasione solenne con cui la Comunità di Tesero, commemorando il lutto che la colpi nel 1985, testimonia la consapevolezza della necessità di un uso responsabile e sostenibile del territorio, delle risorse naturali e dell’ambiente. A tal fine il Comune promuove e partecipa a incontri, scambi culturali e collaborazioni con altre comunità colpite da simili tragedie”.

Il 20 novembre 2006 i responsabili della Fondazione Stava 1985 hanno incontrato a Palazzo Giustiniani a Roma il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Il 15 maggio 2007 è iniziato il primo percorso formativo per giovani guide didattiche “Stava 1985”.

Il 4 giugno 2007 è stato inaugurato il percorso storico-naturalistico “Stava 1985”.

Il 10 settembre 2007 sono iniziate presso l’Università di Trento le lezioni di “Master SiGeo”, il Master universitario di secondo livello in “Analisi e gestione di sistemi geotecnici” promosso dalla Fondazione Stava 1985 e organizzato dall’Università di Trento assieme al Politecnico di Torino e all’Università di Modena e Reggio Emilia con la partecipazione di docenti del Centro di Ricerca sull’Organizzazione Aziendale dell’Università Commerciale Bocconi di Milano con Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile. Gli studenti di “Master SiGeo” si sono diplomati il 23 ottobre 2008.

L’11 febbraio 2008 una delegazione della Fondazione Stava e del Comune di Tesero ha incontrato presso il Commissariato del Governo a Trento il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Donato Marra.

Il 24 maggio 2008 il Giro d’Italia ha percorso per la terza volta la val di Stava per raggiungere il traguardo di Pampeago provenendo da Verona. Per l’occasione la Fondazione ha organizzato la “Staffetta della Memoria Stava-Cermis” che ha preso il via dalla Campana dei Caduti di Rovereto e ha fatto sosta nei cimiteri di Cavalese e di San Leonardo a Tesero. Alla staffetta hanno preso parte una sessantina di cicloamatori, fra loro numerosi atleti e allenatori delle squadre nazionali di sci alpino, di sci di fondo e di pattinaggio velocità su ghiaccio fra i quali gli olimpionici Giorgio Vanzetta, Christian Zorzi e Matteo Anesi. Per l’occasione Efrem Gherardini ha realizzato il film “La staffetta della memoria” che viene proiettato su richiesta presso il Centro Stava 1985.

Il 7 luglio 2008 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 157 il Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 117, con il quale è stata recepita in Italia la Direttiva 2006/21/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive.

Nel 2008 l’anniversario della catastrofe fu dedicato al ricordo di Papa Giovanni Paolo II nel ventennale della sua visita a Tesero e a Stava. Per l’occasione la Sede Rai di Trento ha realizzato il film “Un Papa in ginocchio” che viene proiettato su richiesta presso il Centro Stava 1985.

Un momento delle riprese per il film documentario La Stava dei Balcani.
Un momento delle riprese per il film documentario La Stava dei Balcani.

Nel 2008 la Sede RAI di Trento ha realizzato il film documentario “La Stava dei Balcani” e la Casa editrice Arca di Lavis ha pubblicato il libro “Stava Sgorigrad. Identiche sciagure”. Il film e il libro descrivono e approfondiscono le analogie fra il disastro di Stava e quello di Sgorigrad in Bulgaria, due fra più gravi disastri industriali al mondo dovuti al crollo di discariche di miniera. Sia il film che il libro sono in lingua italiana, bulgara e inglese e sono stati realizzati in collaborazione con la Fondazione Stava 1985. Il libro è in vendita e il film viene proiettato su richiesta presso il Centro Stava 1985.

Il 3 aprile 2009 sono state presentate a Trento presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto le oltre 100 testimonianze raccolte dalla Fondazione Stava 1985 e dal Museo Storico in Trento nell’ambito del “Progetto Memoria”.

Il 9 giugno 2009 è stata presentata la guida in italiano, inglese e tedesco “La montagna delle scoperte – Sentiero della memoria”, pubblicata dall’Azienda di Promozione Turistica della val di Fiemme.

Nel 2009 l’anniversario della catastrofe è stato dedicato alle Vittime dei disastri di Sgorigrad e di Stava. La serata in memoria delle Vittime è stata introdotta con la proiezione del film documentario “La Stava dei Balcani”.

In occasione del 115° Congresso della SAT, la Società Alpinistica Tridentina, svoltosi a Trento dal 28 settembre al 4 ottobre 2009, la Fondazione ha proposto il percorso didattico itinerante ed è intervenuta, con il vicepresidente Carlo Dellasega, all’incontro sul tema “GIOVANI E MONTAGNA spazi – percezioni – valori” al quale ha partecipato anche il dott. Carlo Ancona, già giudice istruttore nel procedimento penale per la catastrofe della val di Stava.

Il consulente scientifico della Fondazione, prof. Giovanni Tosatti, è intervenuto al Forum Internazionale sulla condivisione delle esperienze maturate dopo gravi disastri svoltosi a Kobe in Giappone dal 20 al 22 marzo 2010.

Christine Stufferin, presidente della Fondazione Alexander Langer, consegna il premio internazionale Alexander Langer 2010 al presidente della Fondazione Stava 1985 Graziano Lucchi

La Fondazione è intervenuta al congresso internazionale “Theory and practice of geomechanics for the effectiveness of mining production and construction” svoltosi dal 3 al 6 giugno 2010 a Varna, in Bulgaria.

Il 1° luglio 2010 la Fondazione Alexander Langer ha consegnato in forma solenne alla Fondazione Stava 1985 Onlus il premio internazionale Alexander Langer 2010, premiando così l’impegno della Fondazione Stava 1985 per la conversione ecologica dell’economia, del lavoro e degli stili di vita.

Motivazioni dell’assegnazione del  premio Alexander Langer 2010

Nel 2010 numerose iniziative hanno caratterizzato il 25° anniversario della catastrofe:

  • è stato rappresentato per la prima volta il lavoro teatrale “Stava 19 luglio” su testo di Luisa Pachera messo in scena dal GAD di Trento in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino; il lavoro teatrale è stato proposto poi a quasi 4000 spettatori in 18 diversi teatri della regione e di fuori regione;
  • è stato pubblicato il libro “Stava-Tesero, la ricostruzione e la memoria”, curato dalla Fondazione assieme al Comune di Tesero e alla Provincia Autonoma di Trento, che ripercorre i 25 anni trascorsi dopo la catastrofe; il libro è in vendita presso il Centro Stava 1985;
  • è stato presentato il cortometraggio “Ricordi Stava” frutto della ricerca realizzata assieme alla Fondazione Museo Storico del Trentino che ha permesso la raccolta di 107 videointerviste per complessive 85 ore di ripresa che sono state sintetizzate in un breve racconto; il film è stato realizzato dalla Fondazione in collaborazione con il Servizio Audiovisivi della Provincia Autonoma di Trento e viene proiettato su richiesta presso il Centro Stava 1985;
  • è stata inaugurata la mostra fotografica “memoria e rinascita” allestita sulla terrazza costituente la copertura dell’edificio che ospita il Centro Stava 1985.

Nel mese di aprile 2011 il presidente della Fondazione Stava 1985 si è recato in visita a Kolontár e Devecser in Ungheria e a Sgorigrad in Bulgaria, teatro di disastri analoghi al disastro della val di Stava.
In Ungheria Graziano Lucchi è stato ricevuto dal sindaco di Kolontár Károly Tildi e dal vicesindaco di Devecser Lásló Kovács che hanno ricordato la dinamica e il triste bilancio del disastro del 4 ottobre 2010.

Il disastro di Kolontár, 10 ottobre 2010.

Il giorno seguente Lucchi è stato ricevuto a Sofia dall’ambasciatore d’Italia in Bulgaria Stefano Benazzo che ha rinnovato l’apprezzamento per le iniziative realizzate in Bulgaria dalla Fondazione Stava 1985 e dall’Amministrazione comunale di Tesero.

Il 1° giugno 2011 il Parlamento Italiano ha approvato all’unanimità la legge istitutiva della Giornata nazionale in memoria delle Vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’uomo.

Il 19 luglio 2011, anniversario della catastrofe, il sindaco di Kolontár Károly Tili assieme al vicesindaco di Devecser László Kovács e al deputato al Parlamento Ungherese József Ékes hanno ricambiato la visita che il presidente della Fondazione Stava 1985 aveva compiuto nel mese di aprile nei luoghi teatro della catastrofe di Kolontár.

La Giornata Nazionale in memoria della Vittime dei disastri ambientali e industriali è stata celebrata in regione dal 30 settembre al 6 ottobre 2011 con l’esposizione del percorso didattico sulla catastrofe del 19 luglio 1985 in val di Stava nell’atrio di Palazzo Trentini, sede della Presidenza del Consiglio Provinciale della Provincia Autonoma di Trento, e con un incontro-dibattito, introdotto dal presidente del Consiglio Provinciale Bruno Dorigatti, che si è tenuto nella Sala dell’Aurora di Palazzo Trentini.

Il presidente della Fondazione Stava 1985 è intervenuto con una relazione in lingua inglese alla conferenza internazionale “Redesign” svoltasi nei giorni 11 e 12 febbraio 2012 presso la “University of Technology and Economics” di Budapest in Ungheria per iniziativa dell’Associazione di architetti “Kös Käroli Egyesulés” e della “Vándoriskola travelling architectural school of Imre Makovecz”.

Il 25 maggio 2012 il Giro d’Italia è transitato per ben due volte a Cavalese, a Tesero e lungo la val di Stava che furono teatro dei disastri del Cermis e di Stava.
Per l’occasione la Fondazione Stava 1985 e i Comuni di Tesero e di Cavalese, soci fondatori della stessa Fondazione, hanno organizzato la “Staffetta della Memoria Stava-Cermis”, un plotoncino di ciclisti composto da atleti e cicloamatori che hanno deposto dei mazzi di fiori davanti ai cippi che ricordano le Vittime dei due disastri del Cermis nel cimitero di Cavalese e sul cimitero delle Vittime della val di Stava a Tesero.
Alla Staffetta della Memoria hanno preso parte i cicloamatori dei gruppi sportivi “Pedalatori” di Predazzo e “I Dolomitici” di Laives assieme a Gilberto Simoni e Maurizio Fondriest, alle medaglie d’oro olimpiche Christian Zorzi, Matteo Anesi ed Enrico Fabris, ad altri atleti e allenatori dei Gruppi Sportivi di sci alpino, sci nordico e pattinaggio velocità delle Fiamme Gialle, delle Fiamme Oro e dei Carabinieri.

Il 15 luglio 2012 la Fondazione Stava 1985 ha organizzato, assieme a Fiemme Nordic Walking e alla Parrocchia di Tesero, un trekking dal Santuario di Pietralba fino al cimitero di San Leonardo a Tesero per ricordare la visita di Karol Wojtyla, pellegrino a Pietralba, a Stava e a Tesero il 17 luglio 1988.

Nel 2012, in occasione dell’anniversario della catastrofe, la piazza di Stava antistante il Centro Stava 1985 è stata intitolata “piazza Sgorigrad” in ricordo della catastrofe del 1° maggio 1966 a Sgorigrad in Bulgaria e per sottolineare la fratellanza fra la comunità di Tesero/Stava e la comunità di Vratza/Sgorigrad che già aveva intitolato “piazza Tesero” la piazza di Sgorigrad. Alla breve cerimonia sono intervenuti, fra gli altri, i sindaci di Tesero Francesco Zanon, di Vratza Nikolay Ivanov e di Sgorigrad Asen Petrov.

Il 19 luglio 2012 l’Assemblea dell’Associazione Sinistrati val di Stava ha approvato all’unanimità la modifica dello statuto che prevede, oltre al nuovo nome “Associazione 19 luglio val di Stava”, la possibilità che all’associazione possano aderire tutti coloro che, anche senza aver subito danni diretti dalla catastrofe, ne condividono le finalità.

Il 19 giugno 2013, con voto unanime del Consiglio comunale di Tesero, è stata conferita la cittadinanza onoraria al Cardinale Stanislao Dziwisz, Cardinale Arcivescovo di Cracovia, che fu a Tesero e a Stava il 17 luglio 1988 assieme a Papa Giovanni Paolo II, di cui era allora il Segretario Particolare.

Nel 2013 l’anniversario della catastrofe è stato dedicato al Beato Karol Wojtyla nel 25° anniversario della sua visita a Tesero e a Stava.

Nel 2014 l’anniversario della catastrofe è stato dedicato alle Vittime dei disastri del Cermis e del Gleno: sul punto panoramico lungo il sentiero della Memoria sul Monte Prestavèl è stato scoperto un pannello informativo su cause e responsabilità dei due disastri della funivia del Cermis e nella serata del 19 luglio è andato in scena al Teatro comunale di Tesero il monologo di Emanuele Turelli “Gleno, 1 dicembre 1923”.

L’8 aprile 2015 sono stati presentati a Trento presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto i risultati del progetto “Sottosopra: l’incidenza dell’attività mineraria sul territorio Trentino” che approfondisce le tematiche di trasformazione del territorio e delle comunità che sul territorio vivono in seguito all’attività mineraria.
Nato nell’ambito della Rete della Storia del Trentino promossa dalla Fondazione Museo Storico del Trentino e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, il progetto ha visto coinvolti la Fondazione Stava 1985, l’Associazione La Miniera di Darzo e l’Ecomuseo dell’Argentario.

Dal 16 al 19 giugno 2015 la mostra su “Genesi, cause e responsabilità della catastrofe di Stava” è stata ospitata presso la sede del Consiglio della Regione Autonoma Trentino Alto Adige a Trento.

Il sindaco di Tesero Elena Ceschini con Antonio Tajani, vicepresidente vicario del Parlamento Europeo (al centro), Giovanni La Via, presidente della Commissione ambiente del Parlamento Europeo, il Parlamentare Europeo Herbert Dorfmann e il presidente della Fondazione Stava 1985 Graziano Lucchi

Dal 6 al 10 luglio 2015 la mostra su “Genesi, cause e responsabilità della catastrofe di Stava” è stata ospitata per iniziativa dell’eurodeputato Herbert Dorfmann nella sala Emilio Colombo del Parlamento Europeo a Strasburgo. Alla presentazione sono intervenuti fra gli altri Antonio Tajani, vicepresidente vicario del Parlamento Europeo, Giovanni La Via, presidente della Commissione ambiente e il sindaco di Tesero Elena Ceschini. I contenuti della mostra, che si compone di 15 pannelli in lingua italiana e 15 in lingua inglese, sono stati illustrati dal presidente della Fondazione Stava 1985 Graziano Lucchi.

Nel 2015, in occasione del trentesimo anniversario del disastro della val di Stava, la Fondazione ha organizzato, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento e l’Associazione Geotecnica Italiana AGI, una “tre giorni” di alta formazione su “La sicurezza dei riempimenti di terra: bacini di decantazione, colmate e discariche”. L’evento formativo si è svolto a Stava sotto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, del Ministero per l’Ambiente, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Ingegneri e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bolzano.

Il 20 luglio 2015 è stata presentata la graphic novel “L’estate in cui Stava ci venne a cercare” con i testi di Silvia Pallaver e i disegni di Elia Tomaselli dedicata ai 30 anni trascorsi dal 19 luglio 1985.

Il 3 ottobre 2015 si è tenuta presso il Centro Congressi di Cavalese “Musica Sostenibile, la catastrofe innaturale della val di Stava”, spettacolo inedito scritto appositamente da Niccolò Fabi e Mario Tozzi per raccontare tra musica, parole e immagini la terribile catastrofe della val di Stava.
Lo spettacolo è stato preceduto da un incontro dibattito ripreso e trasmesso in mondo visione attraverso il circuito internazionale delle Tv Cattoliche (per l’Italia TelePace) con la partecipazione dell’ing. Nicola Salvati, comandante all’epoca dei Vigili del Fuoco di Trentino, del dott. Carlo Ancona, giudice istruttore nel procedimento penale per la catastrofe di Stava, e del presidente della Fondazione Stava1985 Graziano Lucchi.

L’8 ottobre 2015 la mostra su “Genesi, cause e responsabilità della catastrofe di Stava” è stata ospitata nella sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio a Roma, sede della Camera dei Deputati.

Un momento dell’incontro alla Camera dei Deputati a Roma

La Bandiera verde esposta nella sala proiezione del Centro Stava 1985

L’11 ottobre 2015 è stata consegnata alla Fondazione Stava 1985 la Bandiera Verde di Legambiente. La Carovana delle Alpi è la storica campagna di Legambiente che si occupa dello stato di salute dell’arco alpino e, oltre a segnalare con le bandiere nere le situazioni critiche e le cattive scelte, premia con le bandiere verdi le buone pratiche per la salvaguardia del territorio.

Motivazioni dell’assegnazione della Bandiera Verde

Il 20 settembre 2016 è stato formalizzato il gemellaggio fra il Comune di Tesero e il Comune di Samassi in Sardegna nel quale erano residenti all’epoca quattro giovani che morirono a Stava, dove si trovavano per lavorare nel corso della stagione estiva.

Nel 2019 l’anniversario della catastrofe è stato dedicato al ricordo di Mariano Scano, Maria Rosaria Pitzalis, Luciana Sigura e Maria Assunta Cara, i quattro giovani di Samassi periti nel disastro del 19 luglio 1985 assieme ad altri 264 fra uomini, donne, ragazzi e bambini. Le cerimonie per l’anniversario si sono concluse con il concerto della Banda Musicale “Stanislao Silesu” di Samassi.

Il 7 novembre 2019 è andata in scena al Teatro Sociale di Trento la prima rappresentazione di “19 LUGLIO 1985. Una tragedia alpina”. Scritto e diretto dal regista trentino Filippo Andreatta, con il supporto drammaturgico di Marco Bernardi e la musica di Davide Tomat, “19 LUGLIO 1985. Una tragedia alpina” è una coproduzione di OHT Office for a Human Theatre, del Centro Servizi Culturali S. Chiara e di Romaeuropa Festival, con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, sostenuta da una residenza artistica di Centrale Fies art work space, in collaborazione con la Fondazione Caritro, e con il patrocinio della Fondazione Stava 1985.
La rappresentazione teatrale è stata arricchita da una mostra allestita presso lo Spazio Archeologico S.A.S.S. con i contenuti del percorso didattico del Centro Stava 1985 accompagnati da alcune immagini dell’archivio fotografico di Dino Panato, prezioso testimone sul campo di quel terribile 19 luglio, messe a disposizione dal figlio Daniele.

Nei primi mesi del 2020 il Centro Stava 1985 è rimasto chiuso al pubblico nel rispetto delle norme per il contenimento del diffondersi del virus SARS-CoV-2.
Il Centro è stato aperto nuovamente il 22 giugno con accesso limitato a 15 persone al massimo ogni 30 minuti.

Nel 2020 la celebrazione del trentacinquesimo anniversario della catastrofe è avvenuta in forma minore nel rispetto delle norme emanate al fine di contenere il rischio di trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2. Non si è svolta come negli anni passati la tradizionale Via Crucis lungo la val di Stava, né si è tenuto il concerto in memoria delle Vittime che sarebbe stato eseguito dal coro della SAT.
L’unico momento per celebrare l’anniversario è stata la Santa Messa in suffragio delle Vittime che si è tenuta domenica 19 luglio alle 10 sul cimitero monumentale delle Vittime vicino alla Chiesa di San Leonardo a Tesero ed è stata presieduta dall’Arcivescovo di Trento Monsignor Lauro Tisi.
Il rito religioso è stato trasmesso in diretta televisiva e streaming per permettere a chiunque di seguire l’evento anche senza essere fisicamente presente sul cimitero. L’accesso all’area cimiteriale è stato infatti necessariamente consentito a un numero limitato di persone ed è stato regolato da servizio d’ordine svolto dalle Forze di Polizia.

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