La teleferica e la seggiovia

Una teleferica per il trasporto del minerale e una seggiovia per il trasporto dei minatori collegavano gli impianti di lavorazione a quota 1420 metri sul mare con gli imbocchi delle gallerie della miniera che si trovavano a quota 1787, 1715, 1630 e 1550 metri sul mare.

I minatori raggiungevano gli impianti di lavorazione in pullman riservato e di qui salivano alla galleria di quota 1787 con la seggiovia che aveva una potenzialità oraria di 80 persone.

Con la teleferica del tipo a va e vieni (automotrice, trifune; diametro delle funi portanti 36 mm; diametro delle funi traenti 18 mm; argano con motore elettrico da30 HP) veniva trasportato a valle il materiale scavato in miniera.

La teleferica aveva una lunghezza di 930 metri e superava un dislivello di 360 metri con 8 cavalletti attrezzati di scarpe oscillanti per la minore usura delle funi. Viaggiava alla velocità di 4 metri al secondo e aveva una portata oraria di 15 tonnellate. I carrelli dotati di 4 ruote pesavano 500 kg a vuoto e potevano trasportare fino a 1500 Kg di carico utile. I comandi delle tramoggie di carico erano azionati a distanza a mezzo di aria compressa.

Nel 1971 le gallerie più basse furono collegate all’impianto di lavorazione anche con un piano inclinato del quale sono rimaste in loco alcune traversine del binario.

La teleferica aveva una lunghezza di 930 metri e superava un dislivello di 360 metri.
La stazione a valle della seggiovia per il trasporto dei minatori. La seggiovia aveva una potenzialità oraria di 80 persone.
Tamburo rovesciatore per lo scarico meccanico dei vagoni: il tamburo ruotava di 180 o adirittura 360 gradi, facendo cadere il materiale nella tramoggia sottostante.
La teleferica collegava gli imbocchi delle gallerie della miniera con gli impianti di lavorazione.