Stava, località Pozzole - 19 luglio 1985

«Stava: come e perché»: una conferenza 35 anni dopo il disastro

Un evento culturale e conoscitivo porterà sul palco come relatore Graziano Lucchi, presidente della fondazione Stava 1985 e, nelle vesti di moderatore, il direttore dei giornali ‘L’Adige e ‘Alto Adige’ Alberto Faustini.
«Stava: come e perché». Questo il titolo, che già da solo trasuda memoria ma soprattutto parla di ‘inchiesta’. Più precisamente sarà un’occasione, 35 anni dopo la tragedia dei bacini di Prestavèl, per ripercorrere in parole e immagini l’accaduto e comprendere le ragioni di quella immane tragedia.

Nel corso della conferenza verranno ripercorse genesi, causa e responsabilità della catastrofe, corredando l’esposizione con immagini e grafiche esplicative, dalla genesi degli impianti alla sentenza giudiziaria. Alle cifre di cui sopra se ne aggiungerà così un’altra: 10, il numero cioè delle condanne finali a carico di altrettanti imputati, giudicati colpevoli dei reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo (il procedimento penale iniziò l’8 aprile 1988, per concludersi dopo cinque gradi di giudizio con la seconda sentenza della Corte di Cassazione emessa il 22 giugno 1992, che ha confermato le condanne di primo grado).

A sviscerare i tragici eventi, risalendo a quando tutto cominciò, con quello che la commissione ministeriale d’inchiesta definì un errore “macroscopico”, sarà pertanto una trattazione oggettiva. Non a caso il relatore Lucchi, oltre ad avere vissuto la tragedia a livello familiare, è autore di una pubblicazione che attinge scrupolosamente agli atti dell’inchiesta ministeriale e del procedimento penale, mentre dal canto suo il moderatore Faustini fu fra coloro che videro con i propri occhi, per coinvolgimento professionale, l’accaduto.

Tanti gli scenari che la serata si prefigge di focalizzare: perché furono realizzati i bacini?, a quali requisiti è poi emerso che non rispondevano?, come si sono evoluti nel corso degli anni?, perché gli argini non hanno tenuto? Fatti, fatti e ancora fatti saranno i protagonisti. Con, sullo sfondo, una sfera tematica ad accompagnare più o meno esplicitamente ogni passaggio: quella delle responsabilità.

Organizza l’evento il Centro culturale San Giacomo, che lo propone a tutti gli interessati in collaborazione con la Sezione Cai di Laives, con il sostegno dell’assessorato alla cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano e del Comune di Laives. 

Appuntamento al Nuovo Teatro di San Giacomo sabato 17 ottobre 2020, con inizio alle ore 20.30 e ingresso libero, nel rispetto delle norme anti-Covid.

Per informazioni: culturasangiacomo@gmail.com.

Foto: Dino Panato