Le responsabilità

8 luglio 1988. Il presidente del Tribunale dà lettura del dispositivo della sentenza.

Le responsabilità

Il processo di primo grado si svolse a Trento e si concluse l’8 luglio 1988 con la condanna di 10 imputati giudicati colpevoli dei reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo e cioè: i responsabili della costruzione e gestione del bacino superiore che crollò per primo: i direttori della miniera e alcuni responsabili delle società che intervennero nelle scelte circa la costruzione e la crescita del bacino superiore dal 1969 al 1985,  i responsabili del Distretto minerario della Provincia Autonoma di Trento che omisero del tutto i controlli sulla discarica. Il procedimento penale si è concluso dopo altri 4

"Esistevano tutti gli elementi che avrebbero dovuto indurre a non utilizzare l'area prescelta."

La causa

La causa del crollo La causa del crollo è stata individuata nella cronica instabilità di entrambi i bacini di decantazione, in particolare di quello superiore, che non possedevano coefficienti di sicurezza minimi necessari a evitare il franamento. Le cause dell’instabilità sono state individuate in particolare: nel fatto che i limi depositati non erano consolidati a causa della natura acquitrinosa del terreno su cui sorgeva la discarica che non consentiva la decantazione dei fanghi, dell’errata costruzione dell’argine del bacino superiore che non consentiva un adeguato drenaggio al piede, della costruzione del bacino superiore a monte e a ridosso del bacino inferiore:

Il crollo

[caption id="attachment_1440" align="alignleft" width="350"] I bacini dopo il crollo.Il materiale fangoso contenuto nel bacino inferiore mosse verso l'esterno non in forma di crollo, ma di vero e proprio scroscio con balzo verso l'alto..[/caption] Alle ore 12. 22′ 55” del 19 luglio 1985 cede l’arginatura del bacino superiore che crolla sul bacino inferiore che a sua volta crolla. La massa fangosa composta da sabbia, limi e acqua scende a valle alla velocità di quasi 90 chilometri orari e spazza via persone, alberi, abitazioni e tutto quanto incontra fino a raggiungere la confluenza fra il rio Stava e il torrente Avisio. Poche

Minatori al lavoro

La genesi

La miniera di Prestavèl Il giacimento di Prestavèl si sviluppa sulle pendici occidentali e meridionali del monte omonimo tra quota 1900 e 1500 m s.l.m. nei territori comunali di Tesero e Varena. La prima indicazione scritta circa l’attività mineraria risale al 1528. La miniera veniva sfruttata in modo saltuario per la produzione di galena argentifera. Il filone maggiore ha estensione accertata di 1.200 m e spessore massimo di 10 m. I minerali prevalenti sono fluorite, quarzo, calcite, galena e blenda. Lo sfruttamento industriale per l’estrazione di fluorite iniziò nel 1934. Dal 1941 la miniera venne gestita dalla società Montecatini, alla