7. Sandro Nosengo & Giovanni Bassi (1989)

Considerazioni tecniche dopo il processo di primo grado. In: F. Calvino (a cura di) “La strage di Stava negli interventi della parte civile alternativa. Un processo alla speculazione industriale”, edizione a cura del Collegio di difesa di parte civile alternativa, pp. 29-47, Tipografia Rotaltype, Mezzocorona (Trento).

© Tipografia Rotaltype, Mezzocorona (Trento), Italy

Riassunto

Il presente articolo espone in prima analisi le motivazioni di natura prettamente speculativa che hanno determinato la scelta del sito per la costruzione degli invasi di decantazione dei fanghi provenienti dalla flottazione della fluorite della miniera di Prestavel (Provincia di Trento).

Gli Autori sottolineano come le premesse del crollo disastroso del 19 luglio 1985 fossero già insite nelle inadeguate tecniche di costruzione dei bacini, in un sito del tutto inadatto a quel tipo di opere. A ciò si deve aggiungere la mancanza di controlli periodici da parte di specialisti qualificati esterni alle imprese che gestivano gli impianti.

La nota si sofferma, infine, sulle singole carenze e inadeguatezze che hanno accompagnato la vita di questi bacini, sottolineando come, sulla base di numerosi indizi e dati tecnici facilmente deducibili, sarebbe stato possibile prevedere l’evento se condizioni di mero profitto non avessero prevalso su quelle ben più importanti relative alla sicurezza ed alla corretta gestione di questi invasi.

[riassunto a cura del Redattore]