L’impegno dei familiari

Presentazione del libro "Stava Perché" al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

L’impegno dei familiari

Associazione 19 luglio val di Stava All’indomani della catastrofe i familiari delle Vittime e quanti hanno subito danni materiali in conseguenza della catastrofe di Stava costituirono l’Associazione Sinistrati Val di Stava. L’Associazione ha svolto un ruolo importante nella stesura di testi di legge dello Stato italiano e della Provincia Autonoma di Trento con i quali si sono previste agevolazioni fiscali e provvidenze economiche in favore dei superstiti e per la ricostruzione delle aziende e del patrimonio abitativo distrutto. L’Associazione ha sostenuto le tesi di oltre 180 parti civili nel corso delle varie fasi del procedimento penale, avvalendosi di un collegio

La visita del Papa

Già in occasione dell’Angelus di domenica 21 luglio 1985 il Santo Padre Papa Giovanni Paolo II si strinse nel dolore alla comunità di Tesero, ai superstiti e ai familiari e pregò per le Vittime innocenti della catastrofe di Stava. Due anni dopo, il 12 luglio 1987, il Papa pregò sul cimitero di Fortogna, dove riposano le Vittime del disastro del Vajont, e ricordò con particolare commozione anche la tragedia di Stava. [caption id="attachment_1600" align="alignright" width="400"] Lunghi minuti aggrappato alla Croce.[/caption] “Alla cara popolazione di Stava – disse in quell’occasione il Santo Padre – rinnovo l’espressione della mia solidarietà spirituale, assicurando

La ricostruzione

L’area interessata dalla colata di fango fu bonificata immediatamente dopo il crollo, mentre l’area che ospitava i bacini di decantazione fu bonificata tre anni dopo. Il Governo, con decreto legge 24 settembre 1985 n. 480 convertito nella legge 662 del 21 novembre 1985, stanziò 30 miliardi di Lire per la ricostruzione. I fondi vennero erogati con la legge provinciale della Provincia Autonoma di Trento n. 10 del 1° aprile 1986. I fondi furono erogati ai proprietari ed agli eredi dei proprietari delle aziende e degli immobili distrutti a titolo di anticipazione sul risarcimento del danno patrimoniale e l’Ente pubblico subentrò

Il camposanto di Tesero dove sono sepolte le salme delle 71 Vittime non riconosciute

I giorni e gli anni successivi

Domenica 21 luglio 1985 fu celebrata a Tesero dall’Arcivescovo di Trento Alessandro Maria Gottardi e dal Cardinale di Milano Carlo Maria Martini la Messa esequiale in suffragio delle Vittime. Al rito presenziò anche l’allora Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga. Il Comune di Tesero proclamò il lutto cittadino. Il 5 agosto 1985 la Provincia Autonoma di Trento stanziò con legge provinciale un sussidio di 3 miliardi di Lire a favore delle famiglie colpite. Il 24 settembre 1985 il Governo stanziò 30 miliardi di Lire per la ricostruzione in val di Stava. Nel 1987 lo Stato stanziò altri 5 miliardi di