I disastri non sono naturali

I disastri non sono naturali

Il termine "disastro naturale" è spesso abusato. E' ampiamente utilizzato dalla stampa e nei resoconti dei media, nei documenti ufficiali governativi e nelle agenzie umanitarie. E' un termine ormai di uso comune. Tuttavia, fin dal 1756, l'uso del termine viene messo in dubbio.Non esiste un disastro naturale. Se riconosciamo e accettiamo la definizione standard di disastro come una grave interruzione del funzionamento di una comunità o di una società, su qualsiasi scala, a causa di eventi pericolosi che interagiscono con le condizioni di esposizione, vulnerabilità e capacità, dobbiamo considerare il coinvolgimento umano al centro dell'evento.Un evento pericoloso diventerà un disastro

I bacini dopo il crollo. Il materiale fangoso contenuto nel bacino inferiore mosse verso l'esterno non in forma di crollo, ma di vero e proprio scroscio con balzo verso l'alto..

Crolli di discarica di miniera – Un trend in crescita

Una semplice analisi circa il numero degli incidenti rilevanti in discariche di miniera (crolli totali, come quello del bacino di decantazione Fundão a monte di Bento Rodrigues in Brasile, o crolli solo parziali, come quello del bacino di decantazione nei pressi di Merriespruit in Sud Africa) ci fa capire che il fenomeno è in crescita. Mentre negli anni dal 1961 (da quando cioè è iniziata la rilevazione sistematica degli incidenti rilevanti in discariche di miniera) al 1971 si sono contati 22 incidenti rilevanti, con una media di 2,2 incidenti all’anno, negli anni dal 2009 al 2019 si sono contati 36

Il crollo della discarica mineraria di Jagersfontein in Sud Africa – 2022

Jagersfontein, cittadina mineraria nel Free State in Sudafrica, è stata travolta domenica 11 settembre 2022 da una colata di fango sprigionatasi a seguito del crollo di un bacino di decantazione. Il bilancio provvisorio parla di un morto, un disperso, 76 feriti, 51 case distrutte e altre 103 gravemente danneggiate. La colata di fango ha percorso circa 9 chilometri con un fronte di oltre un chilometro. A Jagersfontein era attiva fino ai primi anni settanta del secolo scorso una miniera di diamanti e il bacino di decantazione non era più alimentato da oltre cinquant’anni ma veniva utilizzato per il deposito di

Il crollo della discarica mineraria di Córrego de Feijão – 2019

Il 25 gennaio 2019 Brumadinho, nello Stato di Minas Gerais in Brasile, è crollata una discarica mineraria costituita da più bacini realizzati per la decantazione e lo stoccaggio dei fanghi sterili residuati della lavorazione, con l’aggiunta di acqua, della roccia finemente macinata contenente minerale di ferro estratta dalla vicina miniera Córrego de Feijão. Il crollo di un primo bacino di decantazione ha causato il crollo di altri due bacini di decantazione posti a valle del primo e ha generato una colata di fango che ha investito gli impianti della miniera prima di raggiungere, dopo un percorso di oltre 7 chilometri,

Il crollo della discarica mineraria Fundão – 2015

Il 5 novembre 2015 nel distretto di Mariana nello Stato di Minas Gerais in Brasile è crollato il bacino di decantazione Fundão che conteneva fanghi residuati della lavorazione del ferro della miniera Germano gestita dalla società Samarco, una joint venture tra la anglo-australiana Bhp-Billington e la brasiliana Vale, due tra le più importanti multinazionali minerarie al mondo. La colata di fanghi tossici di oltre 30 milioni di metri cubi ha investito il villaggio di Bento Rodrigues, distruggendolo completamente, e ha percorso oltre 660 chilometri lungo i fiumi Gualaxo del nord, Carmel e Rio Doce per poi raggiungere l’oceano Atlantico più

Il disastro ferroviario della Val Venosta – 2010

Il 12 aprile 2010 una frana si è abbattuta sulla linea ferroviaria della val Venosta fra le stazioni di Laces e Castelbello in Alto Adige proprio mentre stava transitando un treno regionale diretto verso Merano. Il violento impatto contro la massa di terra e roccia ha provocato il deragliamento del treno. Il primo vagone del convoglio è andato completamente distrutto. Sono morte 9 persone e 28 sono rimaste ferite, alcune in modo grave. A far cadere la frana, che aveva un fronte di 10/15 metri e una massa di 400 metri cubi circa, è stata l’infiltrazione di acqua nel terreno

Il crollo della discarica mineraria di Ajka – 2010

Intorno alle 12.30 del 4 ottobre 2010, l’angolo nord-occidentale di un grande bacino di decantazione contenente circa 30 milioni di m3 di fanghi di scarto di una fabbrica di alluminio nei pressi della cittadina di Ajka nell’Ungheria occidentale, è improvvisamente collassato originando una colata di fanghi rossi di quasi 1 milione di metri cubi che si è riversata nelle campagne circostanti creando una vera e propria catastrofe ambientale. Il punto dove l'argine è collassato A breve distanza il villaggio di Kolontár è stato investito e in gran parte sommerso dalla massa di acqua mista ai fanghi del bacino, cogliendo di

Il crollo della discarica mineraria di Taoshi – 2008

I morti accertati sono 128, ma centinaia di dispersi sono ancora sotto fango e detriti di miniera che l'8 settembre 2008 alle 8 di mattina in pochi minuti hanno sommerso e cancellato il piccolo centro minerario di Taoshi, città di Linfen, contea Xiangfen nello Shanxi. Bulldozer, 2mila operai e vigili del fuoco scavano con sempre meno speranze, mentre cresce l'ira per una sciagura causata dall'uomo che poteva essere evitata. I residenti lamentano centinaia di "dispersi" e accusano tv, radio e stampa di Stato di "mentire" per minimizzare il disastro. Intanto centinaia di poliziotti "sorvegliano" la zona, forse per impedire proteste

Lodrone di Storo

La frana di Lodrone di Storo – 2000

Nel settembre del 2000 una frana di 500 mila metri cubi di terra e roccia incombeva su Lodrone, duemila abitanti circa, una frazione del comune di Storo in provincia di Trento al confine con la provincia di Brescia. L’allarme per l’imponente movimento franoso è scattato quando un cacciatore notò alcune profonde fessure nel terreno sul versante orografico destro della valle del rio Santa Barbara e la presenza anomala di acqua abbondante nello stesso rio Santa Barbara. Dopo i primi controlli i geologi della Provincia Autonoma di Trento avanzarono l’ipotesi che le nuove sorgenti alla base della frana potessero essere alimentate da

Il crollo della discarica mineraria di Baia Borsa – 2000

Nel primo mattino del 10 marzo 2000 piogge torrenziali (37 litri/m2, secondo i dati di una stazione meteorologica locale) abbattutesi nella regione di Maramures, in Romania, associate a un diffuso scioglimento del manto nevoso dalle pendici circostanti, portarono a un rapido quanto incontrollabile aumento del livello dell’acqua all’interno di un bacino di decantazione al servizio della miniera di minerali metallici di Baia Borsa. Alle ore 11 dello stesso giorno circa 20.000 tonnellate di scarti minerali accumulati nel bacino, risultanti dalla lavorazione di giacimenti complessi di piombo, rame e zinco, defluirono attraverso una falla apertasi nell’argine dell’invaso e si riversarono nel