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7.305 giorni senza di loro
Il quadro di Renato Decristina nella chiesa di S.Leonardo a Tesero

7.305 giorni senza di loro

Settemilatrecentocinque giorni (sì, proprio venti anni) dopo quel 19 luglio 1985 - in anticipo sugli orari delle cerimonie ufficiali, per vedere le cose e le facce prima dell'invadenza delle telecamere e dei telefonini dei giornalisti e degli assessori - ritorni nella valle di Fiemme ancora infreddolita dal temporale notturno: nuvole basse e una foschia che poi il sole - trionfante e innocente come QUEL giorno - diraderà. Settemilatrecentocinque giorni fa, però, il fiume Avisio non era fangoso e marrone come oggi, sporcato da una forte pioggia estiva: era gonfio di un grigio inquietante e rivoltante, alluvionato dai fanghi minerari della

8 luglio 1988. Il presidente del Tribunale dà lettura del dispositivo della sentenza.

Le responsabilità

Il processo di primo grado si svolse a Trento e si concluse l’8 luglio 1988 con la condanna di 10 imputati giudicati colpevoli dei reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo e cioè: i responsabili della costruzione e gestione del bacino superiore che crollò per primo: i direttori della miniera e alcuni responsabili delle società che intervennero nelle scelte circa la costruzione e la crescita del bacino superiore dal 1969 al 1985,  i responsabili del Distretto minerario della Provincia Autonoma di Trento che omisero del tutto i controlli sulla discarica. Il procedimento penale si è concluso dopo altri 4

"Esistevano tutti gli elementi che avrebbero dovuto indurre a non utilizzare l'area prescelta."

La causa

La causa del crollo La causa del crollo è stata individuata nella cronica instabilità di entrambi i bacini di decantazione, in particolare di quello superiore, che non possedevano coefficienti di sicurezza minimi necessari a evitare il franamento. Le cause dell’instabilità sono state individuate in particolare: nel fatto che i limi depositati non erano consolidati a causa della natura acquitrinosa del terreno su cui sorgeva la discarica che non consentiva la decantazione dei fanghi, dell’errata costruzione dell’argine del bacino superiore che non consentiva un adeguato drenaggio al piede, della costruzione del bacino superiore a monte e a ridosso del bacino inferiore:

Il crollo

[caption id="attachment_1440" align="alignleft" width="350"] I bacini dopo il crollo.Il materiale fangoso contenuto nel bacino inferiore mosse verso l'esterno non in forma di crollo, ma di vero e proprio scroscio con balzo verso l'alto..[/caption] Alle ore 12. 22′ 55” del 19 luglio 1985 cede l’arginatura del bacino superiore che crolla sul bacino inferiore che a sua volta crolla. La massa fangosa composta da sabbia, limi e acqua scende a valle alla velocità di quasi 90 chilometri orari e spazza via persone, alberi, abitazioni e tutto quanto incontra fino a raggiungere la confluenza fra il rio Stava e il torrente Avisio. Poche

Minatori al lavoro

La genesi

La miniera di Prestavèl Il giacimento di Prestavèl si sviluppa sulle pendici occidentali e meridionali del monte omonimo tra quota 1900 e 1500 m s.l.m. nei territori comunali di Tesero e Varena. La prima indicazione scritta circa l’attività mineraria risale al 1528. La miniera veniva sfruttata in modo saltuario per la produzione di galena argentifera. Il filone maggiore ha estensione accertata di 1.200 m e spessore massimo di 10 m. I minerali prevalenti sono fluorite, quarzo, calcite, galena e blenda. Lo sfruttamento industriale per l’estrazione di fluorite iniziò nel 1934. Dal 1941 la miniera venne gestita dalla società Montecatini, alla

Dettaglio del monumento alle Vittime dell'artista Felix Deflorian

I loro nomi

Perché non si perdano, più, vite e non si facciano soffrire, più, uomini. La loro perenne memoria sia di monito perché la superficialità, la noncuranza, l’approssimazione, l’incuria, l’interesse non debbano più prevalere sulla cura per l’uomo, la sacralità della vita umana, la coscienza delle personali responsabilità. L’elenco è ordinato tenendo conto dei rapporti di parentela che legavano le vittime fra loro. Oltre a cognome e nome, con il nome da nubile per le donne sposate, vengono indicate la data di nascita, la data di morte e il luogo di residenza al momento della morte. Amosso Claudina n. Job 21 maggio

33° anniversario – Programma

A presiedere la S.Messa di suffragio Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Andrich Vescovo Emerito di Belluno e Feltre La S.Messa di suffragio in memoria delle Vittime nel 33° anniversario della catastrofe della val di Stava si terrà alle ore 18.30 di giovedì 19 luglio, presso il cimitero monumentale della chiesa di San Leonardo a Tesero. A presiedere la S.Messa di suffragio sarà Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Andrich, Vescovo Emerito di Belluno e Feltre che ha accettato l'invito del parroco di Tesero don Bruno Daprà. La presenza di Mons. Giuseppe Andrich, che per anni ha celebrato la S.Messa per le Vittime del

Il progetto Memoria

- Ultimo aggiornamento 29 aprile 2018 - Raccolta di testimonianze orali, in forma di videointervista, realizzate da operatori già formati per questo tipo di attività. Intento e finalità della Fondazione Stava 1985 Onlus – oltre a quello di divulgare genesi, cause e responsabilità dei fatti del 19 luglio 1985 – è quello di mantenere viva la memoria sulla catastrofe. Per questo essa si impegna a sostenere progetti tesi a salvaguardare il ricordo delle vittime e concorrere a creare negli addetti ai lavori, nella classe politico-dirigenziale e nell’opinione pubblica, quella coscienza delle proprie personali responsabilità che è mancata all’epoca e che

Il camposanto di Tesero dove sono sepolte le salme delle 71 Vittime non riconosciute

Raccolta poesie in versi

- Ultimo aggiornamento 2 gennaio 2018 - Il quadro di Renato Decristina, pittore di Soraga, dal titolo "Stava 19.7.1985" conservato nella chiesa di S.Leonardo a Tesero I visitatori presso il Centro di Documentazione ma anche quanti trovano informazioni sul sito internet della Fondazione o partecipano ai convegni, incontri formativi e seminari che la Fondazione promuove spesso lasciano delle testimonianze significative.Tutte sono conservate presso l'archivio della Fondazione, in buona parte, quelle più significative e di contenuto, sono riportate sul guestbook del sito.In questa sezione vengono riportati testi in prosa e testi di canzoni che sono stati composti negli anni da persone

La lezione di Stava a Samassi

Sabato 23 luglio una delegazione composta dal vicesindaco Giovanni Zanon e dall'assessore Corrado Zanon del Comune di Tesero e dal Presidente della Fondazione Stava 1985 Graziano Lucchi ha fatto visita al Comune di Samassi (provincia del Medio Campidano, Sardegna), comunità che nella catastrofe di Stava ebbe quattro vittime: in loro memoria i due Comuni hanno siglato un significativo gemellaggio. Nella serata di sabato, di fronte ad una folta platea, Graziano Lucchi ha tenuto una conferenza su genesi, cause e responsabilità del disastro di Stava mentre per tutta la settimana era stata esposta con apertura al pubblico la mostra-percorso didattico della