I nuovi percorsi della Val di Stava

I nuovi percorsi della Val di Stava

Un affascinante viaggio fra terra, acqua e cielo Camminare in Val di Stava non è solamente un modo per attraversare il territorio, ma per farselo raccontare.“Dove Stava una valle” è il percorso che, seguendo il rio Stava, porta all’omonima frazione partendo da Tesero (piazza C. Battisti e ponte “romano”). Tramite alcuni punti informativi, integrati da elementi multimediali consultabili su smartphone, ci parla di una valle perduta dove gli uomini, l’acqua del torrente e la terra avevano trovato un equilibrio poi spezzato il 19 luglio del 1985. Così, risalendo la valle, con il gorgoglio del rio che fa da sottofondo, si

Centro Stava 1985 e mostra Dove Stava una valle

Il Centro Stava 1985 e la mostra Dove Stava una valle sono aperti lunedì 29 maggio e sabato 3 giugno dalle ore 15 alle ore 18. Negli altri giorni solo su prenotazione. Ulteriori informazioni su orari, percorsi, visite guidate, prenotazioni su https://www.stava1985.it/il-centro-di-documentazione/

I disastri non sono naturali

Il termine "disastro naturale" è spesso abusato. E' ampiamente utilizzato dalla stampa e nei resoconti dei media, nei documenti ufficiali governativi e nelle agenzie umanitarie. E' un termine ormai di uso comune. Tuttavia, fin dal 1756, l'uso del termine viene messo in dubbio.Non esiste un disastro naturale. Se riconosciamo e accettiamo la definizione standard di disastro come una grave interruzione del funzionamento di una comunità o di una società, su qualsiasi scala, a causa di eventi pericolosi che interagiscono con le condizioni di esposizione, vulnerabilità e capacità, dobbiamo considerare il coinvolgimento umano al centro dell'evento.Un evento pericoloso diventerà un disastro

Il 5 per mille dell’Irpef alla Fondazione Stava 1985 Onlus

Il rispetto dell’ambiente è premessa per lo sviluppo sostenibile. I cambiamenti climatici in atto testimoniano di uno sviluppo economico che è avvenuto nei decenni trascorsi senza rispettare l’ambiente. La “lezione di Stava” insegna che non vi può essere sviluppo sostenibile senza il rispetto dell’ambiente. La Fondazione Stava 1985 diffonde la lezione di Stava con lo scopo di far sapere come il mancato rispetto dell’ambiente, del territorio e degli uomini che sul territorio vivono abbia generato la catastrofe che il 19 luglio 1985 ha portato distruzione in Val di Stava e ha spento 268 vite. Destinare il 5 per mille dell’Irpef

I bacini dopo il crollo. Il materiale fangoso contenuto nel bacino inferiore mosse verso l'esterno non in forma di crollo, ma di vero e proprio scroscio con balzo verso l'alto..

Crolli di discarica di miniera – Un trend in crescita

Una semplice analisi circa il numero degli incidenti rilevanti in discariche di miniera (crolli totali, come quello del bacino di decantazione Fundão a monte di Bento Rodrigues in Brasile, o crolli solo parziali, come quello del bacino di decantazione nei pressi di Merriespruit in Sud Africa) ci fa capire che il fenomeno è in crescita. Mentre negli anni dal 1961 (da quando cioè è iniziata la rilevazione sistematica degli incidenti rilevanti in discariche di miniera) al 1971 si sono contati 22 incidenti rilevanti, con una media di 2,2 incidenti all’anno, negli anni dal 2009 al 2019 si sono contati 36

Relazioni annuali

I documenti allegati riassumono l'azione progettuale della Fondazione Stava 1985 Onlus nell'ultimo anno solare. Relazione di consuntivo attività e progetti realizzati nell'anno 2022 Piano iniziative e progetti per l'anno 2023 Il seguente grafico fotografa l'operatività del Centro Stava 1985:

Incontri formativi per scuole, associazioni, enti

Le tematiche ambientali sono di forte attualità e, in particolare, il mondo della scuola le affronta quasi quotidianamente con gli studenti. Perché quindi non prendere spunto dal "caso di Stava" per parlarne? Il crollo delle discariche della miniera di fluorite in val di Stava, il 19 luglio del 1985 è un evento di storia contemporanea che ha fortemente condizionato la pianificazione territoriale in Trentino e ancora oggi la conoscenza delle scelte e degli errori allora fatti sul territorio, scelte che hanno causato la catastrofe, apre le porte su un percorso ricco di spunti formativi. La Fondazione Stava 1985 si rivolge

Natale 2022

In foto: presepe in trucioli inserito in ampolla. Archivio Amici del presepio di Tesero 268 morti il 19 luglio 1985 in Val di Stava per una colata di fango dovuta al crollo di una discarica di miniera costruita male e nel posto peggiore dal punto di vista idrogeologico. 160 morti il 5 e il 6 maggio 1990 a Sarno e Quindici per delle colate di fango dovute alla mancata manutenzione dei cosiddetti “regi lagni”, la rete idrografica di canali costruiti in epoca borbonica per irreggimentare le acque e prevenire le inondazioni. 12 morti il 26 novembre 2022 per la colata

Conferenze e seminari

- Ultimo aggiornamento 15 ottobre 2022 - La Fondazione Stava 1985 Onlus mette a disposizione la propria rete di esperti e la propria infrastruttura, nata con la Fondazione stessa e sviluppatasi nell'ambito del Master SIGEO, per interventi mirati di formazione su tematiche tecniche e di responsabilità individuale e d'impresa. Il percorso didattico itinerante allestito presso università ed enti diviene strumento di supporto a seminari rivolti agli studenti universitari, agli “addetti ai lavori” e agli amministratori di aziende ed enti pubblici che hanno la responsabilità di sistemi geotecnici.   La pianificazione e l'organizzazione di seminari, in Italia e all'estero, supportati in molti

La Giornata Nazionale del 9 ottobre

- Ultimo aggiornamento 9 ottobre 2022 - Nell'anniversario del disastro del Vajont si celebra la "Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'uomo". Nell'immagine: "La ruota della vita spezzata dalla mano dell'uomo" - Il monumento a Stava dono delle popolazioni del Vajont La "Giornata nazionale in memoria delle vittime di disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo" è solennità civile e viene celebrata ogni anno il 9 ottobre nella ricorrenza del disastro del Vajont. La Giornata nazionale è stata istituita con legge dello Stato, approvata dal Parlamento il 1° giugno 2011, al fine di promuovere