Giornate FAI di primavera a Tesero e Stava

Giornate FAI di primavera a Tesero e Stava

Tesero e la frazione di Stava saranno fra le mete delle giornate FAI di primavera promosse dal Gruppo FAI Val di Fiemme e Val di Fassa. Il giorno di sabato 23 marzo il programma propone una passeggiata della durata di tutto il giorno: un percorso fra acqua, terra e cielo lungo il Rio Stava prima e verso località Zanòn poi, avrà come mete il Centro Stava 1985 e, al pomeriggio, l'Osservatorio Astronomico di Fiemme. Con l'aiuto di punti informativi il percorso "Dove Stava una valle" ricostruisce la storia delle attività che si svolgevano lungo il corso del torrente in un

Incontri formativi per scuole, associazioni, enti

Le tematiche ambientali sono di forte attualità e, in particolare, il mondo della scuola le affronta quasi quotidianamente con gli studenti. Perché quindi non prendere spunto dal "caso di Stava" per parlarne? Il crollo delle discariche della miniera di fluorite in val di Stava, il 19 luglio del 1985 è un evento di storia contemporanea che ha fortemente condizionato la pianificazione territoriale in Trentino e ancora oggi la conoscenza delle scelte e degli errori allora fatti sul territorio, scelte che hanno causato la catastrofe, apre le porte su un percorso ricco di spunti formativi. La Fondazione Stava 1985 si rivolge

Centro Stava 1985 e mostra Dove Stava una valle

Il Centro Stava 1985 e la mostra Dove Stava una valle sono aperti, nel periodo autunnale e invernale, solo su prenotazione o in date programmate. Per le classi scolastiche, i gruppi, i nuclei famigliari sono a disposizione le nostre guide per visite al Centro e breve escursione sui luoghi dell'attività mineraria. Scopri ulteriori informazioni su orari, percorsi, visite guidate, prenotazioni .

Stava: mostra e conferenza su cause e responsabilità

Unitrento Mag - L'informazione dell'Università di Trento - 3 giugno 2023 Fino a mercoledì 7 giugno al Polo di Mesiano (Via Mesiano, 77), davanti ad alcune immagini in mostra, si potrà riflettere su ciò che successe in Val di Stava il 19 luglio 1985, quando il crollo dei bacini di decantazione degli sterili della miniera di fluorite di Prestavèl provocò la morte di 268 persone oltre a ingenti danni ambientali e materiali. Il percorso didattico itinerante, nelle due versioni in lingua italiana e in lingua inglese, è stato realizzato dalla Fondazione Stava 1985 onlus con il patrocinio del Consiglio nazionale

I nuovi percorsi della Val di Stava

Un affascinante viaggio fra terra, acqua e cielo Camminare in Val di Stava non è solamente un modo per attraversare il territorio, ma per farselo raccontare.“Dove Stava una valle” è il percorso che, seguendo il rio Stava, porta all’omonima frazione partendo da Tesero (piazza C. Battisti e ponte “romano”). Tramite alcuni punti informativi, integrati da elementi multimediali consultabili su smartphone, ci parla di una valle perduta dove gli uomini, l’acqua del torrente e la terra avevano trovato un equilibrio poi spezzato il 19 luglio del 1985. Così, risalendo la valle, con il gorgoglio del rio che fa da sottofondo, si

Natale 2022

In foto: presepe in trucioli inserito in ampolla. Archivio Amici del presepio di Tesero 268 morti il 19 luglio 1985 in Val di Stava per una colata di fango dovuta al crollo di una discarica di miniera costruita male e nel posto peggiore dal punto di vista idrogeologico. 160 morti il 5 e il 6 maggio 1990 a Sarno e Quindici per delle colate di fango dovute alla mancata manutenzione dei cosiddetti “regi lagni”, la rete idrografica di canali costruiti in epoca borbonica per irreggimentare le acque e prevenire le inondazioni. 12 morti il 26 novembre 2022 per la colata

Natale 2021

In foto: riproduzione del presepe del 1966 sul ponte sul rio Stava a Tesero. Archivio Amici del presepio di Tesero “La loro memoria sia di monito perché la superficialità, la noncuranza, l’approssimazione, l’incuria, l’interesse non debbano più prevalere sulla cura per l’uomo, la sacralità della vita umana, la coscienza delle personali responsabilità”. La frase riportata in calce al lungo elenco con i nomi delle Vittime della Val di Stava racchiusi nella lapide in cristallo che fu benedetta da Papa Giovanni Paolo II e che è conservata nella chiesetta di Stava riacquista attualità alla luce dei tanti disastri che sono avvenuti

I paesaggi minerari del Trentino

E' uscito da pochissimi giorni il volume "I paesaggi minerari del Trentino: storia e trasformazioni", a cura di Alessandro de Bertolini ed Emanuela Schir. (Fondazione Museo storico del Trentino, pp. 380, € 35,00) Si tratta di un volume realizzato a più mani con lo scopo di ripercorrere le principali esperienze che hanno caratterizzato l'attività metallurgica, mineraria ed estrattiva in Trentino e in Tirolo, puntando l'attenzione sui paesaggi minerari come fonte della storia e come oggetto della geografia umana. Con gli interventi di: Davide Allegri, Emanuele Armani, Nicola Battelli, Giuliano Beltrami, Alessandro de Bertolini, Lara Casagrande, Fabiana Cattoi, Emanuele Curzel, Mirella

Tailing dams – Lezione dal passato e dal presente

A 35 anni dal tragico crollo dei bacini di sterili in val di Stava, riflettiamo insieme su cause e responsabilità di alcuni eventi di crollo di discariche minerarie analizzando i rapporti dei gruppi di tecnici che hanno studiato ciascun caso. Tipo evento: Seminario Data: 3 dicembre Luogo: Evento online Responsabile: GEAM Scadenza Iscrizioni: 27 novembre Per informazioni: https://www.geam.org/corso.php?ID=228

Stava, località Pozzole - 19 luglio 1985

«Stava: come e perché»: una conferenza 35 anni dopo il disastro

Un evento culturale e conoscitivo porterà sul palco come relatore Graziano Lucchi, presidente della fondazione Stava 1985 e, nelle vesti di moderatore, il direttore dei giornali ‘L’Adige e ‘Alto Adige’ Alberto Faustini.«Stava: come e perché». Questo il titolo, che già da solo trasuda memoria ma soprattutto parla di ‘inchiesta’. Più precisamente sarà un’occasione, 35 anni dopo la tragedia dei bacini di Prestavèl, per ripercorrere in parole e immagini l’accaduto e comprendere le ragioni di quella immane tragedia. Nel corso della conferenza verranno ripercorse genesi, causa e responsabilità della catastrofe, corredando l’esposizione con immagini e grafiche esplicative, dalla genesi degli impianti