La visita del Papa

La visita del Papa

Già in occasione dell’Angelus di domenica 21 luglio 1985 il Santo Padre Papa Giovanni Paolo II si strinse nel dolore alla comunità di Tesero, ai superstiti e ai familiari e pregò per le Vittime innocenti della catastrofe di Stava. Due anni dopo, il 12 luglio 1987, il Papa pregò sul cimitero di Fortogna, dove riposano le Vittime del disastro del Vajont, e ricordò con particolare commozione anche la tragedia di Stava. [caption id="attachment_1600" align="alignright" width="400"] Lunghi minuti aggrappato alla Croce.[/caption] “Alla cara popolazione di Stava – disse in quell’occasione il Santo Padre – rinnovo l’espressione della mia solidarietà spirituale, assicurando

La ricostruzione

L’area interessata dalla colata di fango fu bonificata immediatamente dopo il crollo, mentre l’area che ospitava i bacini di decantazione fu bonificata tre anni dopo. Il Governo, con decreto legge 24 settembre 1985 n. 480 convertito nella legge 662 del 21 novembre 1985, stanziò 30 miliardi di Lire per la ricostruzione. I fondi vennero erogati con la legge provinciale della Provincia Autonoma di Trento n. 10 del 1° aprile 1986. I fondi furono erogati ai proprietari ed agli eredi dei proprietari delle aziende e degli immobili distrutti a titolo di anticipazione sul risarcimento del danno patrimoniale e l’Ente pubblico subentrò

"Esistevano tutti gli elementi che avrebbero dovuto indurre a non utilizzare l'area prescelta."

La causa

La causa del crollo La causa del crollo è stata individuata nella cronica instabilità di entrambi i bacini di decantazione, in particolare di quello superiore, che non possedevano coefficienti di sicurezza minimi necessari a evitare il franamento. Le cause dell’instabilità sono state individuate in particolare: nel fatto che i limi depositati non erano consolidati a causa della natura acquitrinosa del terreno su cui sorgeva la discarica che non consentiva la decantazione dei fanghi, dell’errata costruzione dell’argine del bacino superiore che non consentiva un adeguato drenaggio al piede, della costruzione del bacino superiore a monte e a ridosso del bacino inferiore:

Il crollo

[caption id="attachment_1440" align="alignleft" width="350"] I bacini dopo il crollo.Il materiale fangoso contenuto nel bacino inferiore mosse verso l'esterno non in forma di crollo, ma di vero e proprio scroscio con balzo verso l'alto..[/caption] Alle ore 12. 22′ 55” del 19 luglio 1985 cede l’arginatura del bacino superiore che crolla sul bacino inferiore che a sua volta crolla. La massa fangosa composta da sabbia, limi e acqua scende a valle alla velocità di quasi 90 chilometri orari e spazza via persone, alberi, abitazioni e tutto quanto incontra fino a raggiungere la confluenza fra il rio Stava e il torrente Avisio. Poche

Dettaglio del monumento alle Vittime dell'artista Felix Deflorian

I loro nomi

Perché non si perdano, più, vite e non si facciano soffrire, più, uomini. La loro perenne memoria sia di monito perché la superficialità, la noncuranza, l’approssimazione, l’incuria, l’interesse non debbano più prevalere sulla cura per l’uomo, la sacralità della vita umana, la coscienza delle personali responsabilità. L’elenco è ordinato tenendo conto dei rapporti di parentela che legavano le vittime fra loro. Oltre a cognome e nome, con il nome da nubile per le donne sposate, vengono indicate la data di nascita, la data di morte e il luogo di residenza al momento della morte. Amosso Claudina n. Job 21 maggio

Il progetto Memoria

- Ultimo aggiornamento 29 aprile 2018 - Raccolta di testimonianze orali, in forma di videointervista, realizzate da operatori già formati per questo tipo di attività. Intento e finalità della Fondazione Stava 1985 Onlus – oltre a quello di divulgare genesi, cause e responsabilità dei fatti del 19 luglio 1985 – è quello di mantenere viva la memoria sulla catastrofe. Per questo essa si impegna a sostenere progetti tesi a salvaguardare il ricordo delle vittime e concorrere a creare negli addetti ai lavori, nella classe politico-dirigenziale e nell’opinione pubblica, quella coscienza delle proprie personali responsabilità che è mancata all’epoca e che

Il camposanto di Tesero dove sono sepolte le salme delle 71 Vittime non riconosciute

Raccolta poesie in versi

- Ultimo aggiornamento 2 gennaio 2018 - Il quadro di Renato Decristina, pittore di Soraga, dal titolo "Stava 19.7.1985" conservato nella chiesa di S.Leonardo a Tesero I visitatori presso il Centro di Documentazione ma anche quanti trovano informazioni sul sito internet della Fondazione o partecipano ai convegni, incontri formativi e seminari che la Fondazione promuove spesso lasciano delle testimonianze significative.Tutte sono conservate presso l'archivio della Fondazione, in buona parte, quelle più significative e di contenuto, sono riportate sul guestbook del sito.In questa sezione vengono riportati testi in prosa e testi di canzoni che sono stati composti negli anni da persone

La lezione di Stava a Samassi

Sabato 23 luglio una delegazione composta dal vicesindaco Giovanni Zanon e dall'assessore Corrado Zanon del Comune di Tesero e dal Presidente della Fondazione Stava 1985 Graziano Lucchi ha fatto visita al Comune di Samassi (provincia del Medio Campidano, Sardegna), comunità che nella catastrofe di Stava ebbe quattro vittime: in loro memoria i due Comuni hanno siglato un significativo gemellaggio. Nella serata di sabato, di fronte ad una folta platea, Graziano Lucchi ha tenuto una conferenza su genesi, cause e responsabilità del disastro di Stava mentre per tutta la settimana era stata esposta con apertura al pubblico la mostra-percorso didattico della

L’idea-progetto di un percorso didattico in miniera

- Ultimo aggiornamento 6 giugno 2016 - La Fondazione Stava è partner, assieme all’Associazione La Miniera di Darzo e all’Ecomuseo dell’Argentario, del progetto “Sottosopra” promosso dalla Fondazione Museo Storico del Trentino e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto con lo scopo di approfondire, fra l’altro, le conoscenze circa la storia, gli strumenti e le tecniche di coltivazione della miniera di Prestavèl. Per restituire queste conoscenze la Fondazione intende realizzare un percorso didattico in miniera nel tratto iniziale della galleria di carreggio di quota 1550, che viene raggiunta percorrendo il sentiero "Stava 1985" e/o, in una seconda

Il crollo della discarica mineraria Fundão – 2015

Il 5 novembre 2015 nel distretto di Mariana nello Stato di Minas Gerais in Brasile è crollato il bacino di decantazione Fundão che conteneva fanghi residuati della lavorazione del ferro della miniera Germano gestita dalla società Samarco, una joint venture tra la anglo-australiana Bhp-Billington e la brasiliana Vale, due tra le più importanti multinazionali minerarie al mondo. La colata di fanghi tossici di oltre 30 milioni di metri cubi ha investito il villaggio di Bento Rodrigues, distruggendolo completamente, e ha percorso oltre 660 chilometri lungo i fiumi Gualaxo del nord, Carmel e Rio Doce per poi raggiungere l’oceano Atlantico più